“… Quanto al valore venale di costo, se abbiasi a tenere conto dell’immenso calo, e dell’interesse del capitale (150 anni) tenuto giacente per tanto tempo, ritengo possa riuscire piuttosto favoloso; che verosimilmente non mai però è reperibile. Sonvi infine non poche ricette e metodi per abbreviare un si lungo processo, coi quali ottiensi il concentramento, il colorito e densità e l’aroma artificiale con droghe, ma il minor dispendio e briga va sempre a scapito della qualità”
Francesco Aggazzotti, in una lettera all’amico Pio Fabriani, è il primo a mettere per iscritto il metodo di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena, figlio di una tradizione millenaria.
Ancora oggi questo documento è fonte di ispirazione per tutte le Acetaie di Modena, oltre che essere alla base del disciplinare di Produzione DOP dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.